venerdì 18 febbraio 2011

Underground Rats Are Dancing





Verio, jeans rossi, squadra i muri del Loculo Caldaie. Nessun  movimento gasato, black guitar addobbata di nastrisolante verde da elettricista verde, impugnata tipo kalashnikov. Break on Thru’, riff di basso in Mi minore, corde che spazzolano la criniera psichedelica del rock. Ronzo al microfono, calabrone ubriaco, scombinato ballo fuori tempo: passi kitsch tali e quali a Freddie Mercury. Set di tamburi, Baffo sudatissimo e sudatissimi anche i tamburi, ritmo di batteria sincopato violento. Luci al neon sconfitto del Loculo condominiale, penombra da palcolive, immagini vorticose, suoni suoni che sono rumori rumori. Robbi urla e  ruota all’impazzata la testa. Tempo in quattroquarti leggermente anticipato sul terzo movimento. Verio si toglie la t-shirt, torso nudo, testa riversa all’indietro, puzza di sudore all’apoteosi. Let’s go guys!, Break on Thru’ to the Other Side - Break on Thru’ to the Other Side! Muscoli del collo induriti, spasimo, note psichedeliconervose del riff di chitarra. Baffo stacca due colpi scromati, vengono giù due pezzi di intonaco dal soffitto. Gemiti funambolici di Robbi, inchino sull'assolo finale, l’odore della perfomance, del sound, della fatica, dei fumogeni, luci al neon che fulminano tutte le ombre. La Band stronca finale e saluta il pubblico, standing ovation…
- Da schifo, boys... - dice Verio.
- E' da riprovare - dice Jim Morrison.

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