mercoledì 10 luglio 2013

Pesce in Acquario

L’ho cercata per mare e monti, l’ho cercata tra pensieri acidi che mi scrosciavano dentro, l’ho cercata, l’ho fortemente cercata, l’ho cercata ovunque.
Ma non l’ho trovata, no, non l’ho.
O forse non l’ho voluta trovare. L’unica mia certezza non era lei, ma quello che lei rappresentava per me: una vita nuova.
E fresca.
E giovane.
In tutto questo buio che ho dentro, questo è il solo leggero bagliore che ne trapela, che ne traspare: aver vissuto grazie a lei una nuova giovinezza, l’illusione di essere tornati indietro, all’adolescenza, ai riti tribali, ai  sogni di gloria, agli stereo e alle cassette. Una nuova gioventù bruciata, lei era la mia nuova gioventù bruciata, mi spianava le rughe e mi teneva vivo.
Ha fatto la cosa giusta, l’unica che potesse staccarla definitivamente dai resti della mia vecchia vita ormai alla deriva, quella vita fuori quota e cruda come carne putrida, quella vita a cui non ero più abituato, quella vita dentro la quale ero come pesce in un acquario, quella vita stronza, hai voglia a cercarne di aggettivi: stronza, ecco, il termine giusto.

Stronza vita e stronza lei.

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