sabato 23 febbraio 2013

Verticale Orizzontale


Rientravo, nella notte densa, il finestro dell'auto tutt'abbassato. Il braccio steso fuori, giocava col vento: una volta in verticale, una volta in orizzontale. In verticale il vento ci sbatteva contro, il braccio, con forza lo sbatteva, tendeva a spezzarlo; in orizzontale si accomodava sull'angolo giusto, sfiorava dolcemente sull'angolo di portanza facendolo volare.
Mi veniva in mente lei...
Sorriso ebete, continuava, il braccio, a giocare col vento.
Così come lei gioca con me: mi sbatte, o mi fa volare.

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