martedì 12 febbraio 2013

Utero

La mia schizofrenia mi spaventa. Mi defilo appena metto piede fuori di casa, senza una  presa di posizione forte e netta.
Ho un fare paralitico, come chi si sente le gambe spezzate da un momento all’altro. Sono informe al centro della strada, incapace di assumere un atteggiamento offensivo. Tiro fuori dal giubbotto di pelle il lettore mp3,  infilo le cuffie e ascolto a tutto volume Jeremy dei Pearl Jam. Guai a chi s’azzarda a mettersi in mezzo. Appanno gli occhi e mi lascio trasportare dalle lancinanti note di Jeremy: la song trasforma tutto l’habitat in un inferno di calore bollente.
Agguanto la tipa che si ferma a fissarmi, stringendole un cappiobraccio attorno al collo, Jeremy, ossessione ossessione, richiamare l’attenzione su di me.
- Che cazzo vuoi??? - si divincola lei.
I pochi passanti si voltano a guardarci, qualcuno si ferma allarmato. L'ossessione mi echeggia dentro come tamburi di guerra, tamtamtam.
Armeggio con la chiave nell’accensione della macchina, vetri aperti.  Voglio rinchiudermi dentro l’enorme utero immaginario di cui ho sempre bisogno, il mio Utero. Mi accuccio sul sedile, aria affaticata, buio che ruota sulla mia testa, suoni sordi di Jeremy lontani, vocii sommessi, l'ossessione...
Sono  fuori tempo, sto perdendo il ritmo della realtà, sto perdendo...

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