giovedì 1 settembre 2011

Ghost Track

Mi diede questa musicassetta. Era l'inverno del 95. Mi disse “ascolta questi, roba nuova, so' forti”. La musicassetta me l'ascoltai una sola volta, in macchina. Era grunge, un gruppo venuto fuori da poco, l'album era di qualche anno prima. Questa band californiana non mi piaceva granchè. Ma a volte lo sai da te che devi insistere, sulle cose. La riascoltai, a sforzo. Be', c'era qualcosa che cominciava a piacermi. Suoni rudi, atmosfere dark, voci acide. Sì, in effetti stavano smuovendo qualcosa dentro di me, 'sti californiani. La musicassetta non aveva titoli, non conoscevo neanche il nome dell'album. Mi innamorai di loro. Divennero la mia band preferita. Da grunge californiano del cazzo divenne il sound della mia vita, dei miei trent'anni, la colonna sonora della mia anima dark.

Nel 2002 acquistai il cd originale. Il suono pulito del ciddì era spettacolare rispetto al fruscio cupo della musicassetta. Comprai tutti i ciddì della band, tutti tranne quello della stella bianca, introvabile. Li divorai tutti, sia pur conoscendoli benissimo da musicassette.

Quel pomeriggio, ascoltando per la milionesima volta quel ciddì che nel 95 mi aveva rivelato un sound grunge californiano cagoso e che ancora adesso a distanza di tanti anni mi faceva godere, quel pomeriggio afoso di agosto, mi addormentai. Il ciddì finendo continuò a girare, apparentemente a vuoto. Mi svegliai rendendomi conto che stava girando ancora a vuoto. Da dieci minuti. Strano. Attesi, qualcosa non quadrava. E infatti, dopo dieci minuti partì la dodicesima canzone dell'album: la Ghost Track. Era incredibile:non l'avevo mai sentita in tutti quegli anni. Era una canzoncina dolce e swing, in netto contrasto con tutto l'album. Come a dire: quando la scoprirete, per quanto assurda, questa song vi piacerà. Mi piacque. Da morire. Dopo anni e milioni di ascolti era arrivata quella song inaspettata.

Ecco.

Io credo che nella vita certe donne sono così: delle ghost track.

Nessun commento:

Posta un commento