martedì 8 marzo 2011

Aritmia




Baffo talent scout, un X factor umano, escogitò il nome della Band:  un dolore di cuore. Il sound daun era destinato a morte certa quindi. Una cover band di rock alternativo, con propositi da sala rianimazione: live  suonati aggratiss, soliti managements del tavoliere. A San Severo  pagammo noi il capo del pub, per tutto quello che ci scolammo.
    Le pause lunghe, i pub semioscuri, i rumori forti...
    Verio quasi sempre accannato...
    Nessuna voglia di riprendere fiato, occhi truccati, parrucche e un nero profondo...
    Il pubblico col bronco spasmo...
    Sguardi da voyeur tipo Grande Fratello...
    Verio accannato e bevuto...
    Meglio morire che tornare sul palco così...
Verio gasato pompava note grezze sulla guitar. Lo osservavo da una distanza galattica, lontano dalle luci, senza riuscire a respirare sul serio. Baffo si eccitava di sguardi perversi sulle fighettine, testa riversa sui piatti della batteria. Niente cazzi niente pensieri niente di niente, inseguire certi accordi depressi, tonalità sotto sotto ibride. Marialuce urla e tossisce, accalorata di drink e forfora. Il sound aritmico è intronato dai decibel e fuoritempo.
La musica era sulla soglia del dolore, Marialuce divorava il microfono.  Baffo fissava a vuoto il muro, la desperascion, Verio si accasciava esausto e con la flebo esaurita. Le fighettine presto si defilavano, e io finivo per abbassare i volumi degli ampli fino a spegnerli del tutto.
Rianimation Rock.


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