domenica 22 settembre 2013

La Susina di Hollywood

Sbaglio strada e imbocco una stradina in salita che si inerpica su su su fino al top del paesiello. La stradina è stretta come la tua testa quando cerchi qualcosa che non trovi. Lei, al mio fianco, assume una postura spaventata: si capisce che non si fida della mia guida. I miei errori sono due: il primo è non avere azionato google maps; il secondo l'essermi fidato del mio senso d'orientamento.
Finiamo in alto, su una piccola piazzetta davanti ad una chiesetta settecentesca. Parcheggio il muso dell'auto davanti a una balaustra. Davanti a noi tutto il fantastico panorama notturno della valle e del paese giù in basso. E' stato un bene sbagliare strada, fanculo google maps. Lei resta in silenzio, l'aria seccata.
-E' bellissimo questo panorama – dico, estasiato – le luci della città laggiù, i fari intermittenti delle pale eoliche, il paesino sotto i nostri piedi, il vento fresco... sembra una di quelle scene americane da film, magari se ci giriamo, alle nostre spalle scopriamo la mega scritta “Hollywood”, no? Che ne pensi? Siamo a Hollywood, quella laggiù è Los Angeles e questa è la valle delle prugne californiane...
-Seee – sbotta lei – delle susine...
Si accende una siga e mi sbatte il fumo in faccia.
Mi hai portata in questo paesino del cazzo, altroché... “ aggiunge, la paranoica.
Scendo dall'auto, vado dal suo lato, le apro la portiera.
Scendi un attimo, voglio scattarti una foto con questo sfondo meraviglioso...”.
Quando fai leva sul loro narcisismo eccole che scodinzolano, le donne. Scende sfumazzando e va a mettersi in posa. Rientro in auto, chiudendo le portiere.
Resta così, prendo il cell e ti immortalo per sempre “ le sorrido.
Invece metto in moto, faccio retromarcia mentre lei mi fissa con la bocca aperta e la siga appesa, e sgommo via, lasciandola lì come una susina dei miei coglioni.

Non sarà Hollywood ma il mio momento alla Steve McQueen lasciatemelo.

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