lunedì 31 ottobre 2011

Il Pino Della Piana del Cervaro


La superstrada, distante. Tutto scorre intorno, paesaggi non definiti, linee di colori mescolate.
Troppi pensieri consumati in fretta. Venire a guardare il mio pino, nella piana del Cervaro, riconciliarmi con me stessa: rivivere la mia infanzia...
Sbracata, col sedile reclinato. Le precise distanze che separano il mio Oggi dal mio Ieri.
Ricordi come dinosauri: enormi, all’apparenza invincibili eppure non immortali. Spengo una cicca nel posacenere intasato, metto a nudo l’odore bruciato del passato. Contrasto-luce con il presente che scorre sulla superstrada. Fantasmi piccoli come pulci, che non fanno paura, anzi, sono una mezza comica.
Il cielo all’orizzonte ha un grembiulino biancosporco, nuvolette una dietro l’altra. Ombre che ritornano dal tempo e giocano e urlano sotto il pino: nella piana del Cervaro.
Sono anni che non dormo.
Sono stanca, ho un velo di insoddisfazione addosso. L’eccitazione del tornare qui, dopo anni, dopo secoli. Diecimila rimorsi/rimpianti divisi fifty fifty, la pelle incellofanata. Sono come una trottola che ruota su sé stessa a velocità macroinfinitesimale. La mia faccia in un buio reo confesso, distante anni luce da una vera volontà positiva. Rivivo quei giorni d'estate trascorsi tutti insieme laggiù, sotto quell'albero solitario: l’inizio- la fine- le angolazioni- le prospettive. Spengo un’altra cicca nel posacenere intasato, la puzza di un altro flashback mi si ficca nelle narici.
Non è mai facile capire.
Sto facendo su e giù con la testa, scorro senza grazia su due binari verticali di ricordiflash confusi. La tensione che mi procurano mi si allenta progressivamente, come se il presente stesse riprendendo la postazione di comando. La trottola ora la vedo sul serio, laggiù, su un pannellone in aperta campagna. Dev’essere una trovata pubblicitaria. Sorrido, mormoro un pensatè e scivolo con lo sguardo morbido sull’orizzonte, che nel frattempo ha tolto il grembiulino. I ricordi restano spiazzati sul parabrezza: aziono il tergicristalli ma non vanno via, perfetti tasselli di un
puzzle.

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